Modica

9.4.2004

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L'articolo di "Modica.info".

Modica serbatoio inesauribile di stimoli fotografici
 "La città di Modica è diventata per me uno dei vertici d'osservazione imprescindibili per cogliere il caleidoscopico universo della sicilianità", così Carlo Riggi definisce l'antica capitale della Contea. Dopo il primo incontro quasi casuale - complice un caro amico fotografo e la passione per la cioccolata - Modica è diventata per Carlo Riggi un serbatoio inesauribile di stimoli fotografici. "La cultura e la civiltà di questo luogo mi riconciliano, ogni volta che ce ne sia bisogno, con l'uomo del Sud che è dentro di me."
La sua fotografia è il mezzo attraverso il quale gli piace indagare il mondo, ritrovando pezzi di se stesso prima sconosciuti.  "E' dunque il reportage il mio genere di elezione -ci dice-, un approccio che mi connota anche quando i miei soggetti non sono i fatti o le persone, ma rarefatte atmosfere e scorci di paesaggio urbano.  Immagini in cui il tempo appare fermo, riflesso cristallizzato di emergenze emozionali altrimenti inconoscibili. Una specie di "reportage dell'anima" nel quale, sempre più spesso ormai, lascio che sia il colore a sondare nuovi varchi di senso. Un cromatismo appena accennato, insaturo, sì da costituire stimolo per l’avvio di derive narrative che, se ne ha voglia, coinvolgano il fruitore senza appesantirne la mente con l’impatto di un dato percettivo troppo pregnante. La mia fotografia non è quasi mai documentaristica in senso stretto, è un riverbero, il tentativo di dare espressione all'incontro tra un evento esteriore e una preconcezione".

Ispica

Carlo Riggi 2004

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